Confraternita
di
San Jacopo di Compostella

Il nostro Diario

Pellegrinaggio 2005

 

La Confraternita

Berceto - Fornovo

clicca qui per ingrandireMartedì 6 settembre

La tappa programmata per oggi preoccupa un po' perché è lunga .
Per questo ci siamo alzati alle 5 e mezzo, colazione alle 6 e mezzo partenza alle 7
Usciamo dal paese con un sentiero in salita, poi un tratto d'asfalto e arriviamo a Castellonchio. Con un sentiero in discesa e un pezzo d'asfalto arriviamo a Cassio dove troviamo un rifugio con pellegrini in partenza. e dove possiamo comprare delle magliette con la scritta e un disegno sulla Via Francigena.
Ci fermiamo a mangiare il nostro pranzo-panino-frutta .Ancora un sentiero con tratto in salita e siamo arrivati ai 'balzi del diavolo' con una vista stupenda sulla valle. E' stato bello trovare lungo il percorso la segnalazione della Via Francigena con dei pilastini con la formella in coccio che rappresenta il pellegrino. E abbiamo visto un panorama bellissimo di ambedue le vallate. La giornata è calda ma si respira un'aria buona, e un passo dopo l'altro riusciamo ad arrivare verso le 17.
L'edificio delle suore che ci ospita è confortante e accogliente. Tanto spazio verde d'intorno.
Giovanni B. questo pellegrino così attento, vegetariano, quasi un guru che digiuna il venerdì offrendoci spesso consigli per una vita più sana, chiede e si adopera affinché ci venga aperta la chiesa.
Troviamo alloggiato un ragazzo francese, pellegrino in bicicletta alla volta di Roma. Si unisce a noi, Teresa lo intrattiene e Mario lo incanta con i suoi racconti.
Monica è tornata .
A tavola siamo in 32 più il giovane francese.
Teresa non si fa convincere a rimanere e domani ci lascerà . Perdiamo un'allegra compagna .

Teresa: Io, pellegrina felice e sprovveduta, saltellavo in mezzo ai sassi, su un terreno ineguale che si impennava in ardue salite, per poi precipitare in strapiombanti discese scavate dai gorghi delle piogge. I miei sandali inadeguati non davano stabilità ai miei passi e alle mie caviglie. Il pericolo di una storta era in agguato. Lucia dietro di me osservava. Con gentile ironia mi offrì il suo prezioso bastone e mi salvò la giornata. A mia insaputa continuava a vigilare e recuperò il bastone dalla sventata obliato accanto a una fonte che ci aveva dissetati. Amava, lei, il suo bastone, compagno e sostegno nella fatica nell'andare. E io ho amato Lucia. Grazie.
Il bastone con l'aria più antica è quello di Lorenzo diventato per forza il collaboratore perché a causa di una allergia ha dovuto fare la seconda parte del pellegrinaggio in pulmino. E' diventato il braccio destro di Aldo e anche la sua compagnia.
Lorenzo:
la brutta allergia che mi ha portato sul pulmino mi ha dato una nuova dimensione e mi ha fatto capire che puoi renderti utile in tanti modi. Ti premetto che è meglio camminare che non stressarsi in mezzo al traffico, senza conoscere le strade , cercare il parcheggio, andare al supermercato, impostare la spesa in modo intelligente e oculato.
Ho potuto così conoscere da vicino Aldo ' a marchigia' ' così lo chiamavo amichevolmente.
Ha la capacità di organizzare, trovare i posti giusti, farsi fare sconti considerevoli, questo per aiutare ed alleviare la stanchezza del povero pellegrino sempre con il sorriso e la battutina canzonatoria, sincero e altruista.

Ci ha raggiunti Federico il cantastorie. Avrebbe da raccontarci molto visto che è appena tornato da un' altra bellissima esperienza. Speriamo !