Confraternita
di
San Jacopo di Compostella

Il nostro Diario

Pellegrinaggio 2008

 

La Confraternita

RAMACCA - CALTAGIRONE (km 36 circa)

23 settembre - martedi'

Dopo la regale accoglienza da parte dei cittadini di Ramacca, ivi incluso il Sindaco che ha anche offerto la cena, siamo andati a dormire verso le 11,00 felici e doloranti.
Sveglia l'indomani alle 5,00, come sempre, e partenza per Caltagirone. Sconfinate vallate si presentano subito dopo l'uscita dall'abitato.
Una splendida masseria abbandonata ti ispira idee imprenditoriali di ricezione turistica, ma lo spirito di oggi è tutt'altra cosa. La stanchezza si fa sentire dopo molti giorni di cammino.
Il paesaggio è di conforto, casali masserie, vallate sconfinate ti aiutano ad entrare in te stesso.
Quando è l'ora di uscire dall'intimo i compagni di viaggio ti aiutano ad alleviare la fatica. Tra salite e discese, sterrati e strade asfaltate proseguiamo per ben 22 km. di seguito. Le ragazze (Miranda, Rosangela e Katia) accusano i consueti dolori e chiamato Aldo, il nostro solerte angelo custode, vengono furgonate e trasportate a mezzo auto a Caltagirone.
(Mie impressioni)
Il tratto appena concluso è di una bellezza ineguagliabile. Pur essendo siciliana non avevo mai visto tanta bellezza paesaggistica. L'aria è tiepida e secca, i campi di grano, appena mietuti ed in parte bruciati, conferiscono alla natura un aspetto simile ad un mantello d'oro. Le interruzioni sono date solo da colline rocciose con sporadici abitati, anche di pregio, come i resti di un castello.
La pausa pranzo ha mietuto vittime, come dicevo. Rosangela, Miranda, Katia, Elisabetta ( anzi cioé non è partita) e Maria…..furgonate!! La seconda parte, per intenderci da dopo il pranzo a destinazione, è stata la tratta più dura. Il tempo è cambiato repentinamente ed il cielo è venuto giù a trovarci. Gli ultimi 18 km.(circa) sono stati duri e bagnati.
La pioggia, salvo brevi pause, ci ha accompagnati fino a Caltagirone. L'arrivo in città è avvenuto alle 16,30 circa; l'accoglienza calorosa ed ha avuto la massima espressione nella chiesa di San Giacomo in Caltagirone, con la Messa celebrata in forma solenne dal Vescovo locale alla presenza dei Confratelli e degli altri concelebranti.
Toccanti le parole di Sua Eccellenza che ha elogiato l'impresa appena conclusa sia come cammino di fede sia come riscoperta del patrimonio culturale della Sicilia.
Dopo i ringraziamenti di rito con omaggio consegnato a Monica, il Vescovo stendeva le mani e ci benediva. Bella anche l'esposizione ed il bacio della reliquia del Santo, custodita in chiesa.
La serata si è conclusa con una meritata cena in pizzeria ed il triste addio (o arrivederci?)
Vi voglio bene tutti

Miranda (Sicilia)

Mini Galleria Fotografica

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4


PELLEGRINI IN SICILIA - VIII GIORNO
Foto-lettera giornaliera
: Avvenire_24_set_2008_p.37.pdf

Da Ramacca a Caltagirone: sulla strada, verso la Meta

Siamo arrivati a S.Giacomo di Caltagirone. Una pioggia torrenziale ci ha benedetto. I voti sono sciolti e grande è la felicità per aver raggiunto la meta. Questo pellegrinaggio è stato duro. Tutti i giorni fuori dal sacco a pelo all'alba, 30-35 km da percorrere, la Messa, i panni da lavare, la cena da preparare. Non è stato turismo, non c'è stato riposo. Nonostante la stanchezza e i ritmi serrati la fine del cammino ci lascia ora un pizzico di nostalgia. Che il pellegrinaggio stesse volgendo al termine poteva essere già colto ieri quando il nostro passo, di solito veloce al mattino, si è trasformato in un camminare frequentemente interrotto da foto e scherzi. Sembrava quasi si volesse cogliere tutto il gusto della strada, senza affrettarsi verso la meta comunque desiderata. In questa parabola della vita che è il pellegrinaggio anche l'approssimarsi al traguardo fa parte del racconto. Si desidera l'arrivo alla nostra vera e ultima Meta, la Gerusalemme Celeste, ma si finisce per amare anche questa strada che il Signore ci apre ogni giorno davanti.
Ultreya!

Confraternita di S. Jacopo di Compostella in Perugia