Confraternita
di
San Jacopo di Compostella

Il nostro Diario

Pellegrinaggio 2006 - Ad Sedem Petri

 

La Confraternita

Sabato 24 giugno

Acquapendente - S. Lorenzo Nuovo - Bolsena 

km 20

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Stoppie di grano e assolati sentieri

Monica D. - Sete


La giornata comincia con un triste saluto e una forte preghiera. Liliana ci lascia per tornare a casa, a Milano. Stanotte, all’improvviso, è morta sua sorella e stamattina la notizia è arrivata tra di noi. Possiamo starle vicino con il nostro affetto e la nostra preghiera ma lei dovrà ripartire da sola e affrontare ancora una volta il dolore della perdita di una persona cara e ancora una volta dovrà essere più forte. La nostra sete di infinito e di eternità si frange di nuovo davanti al dolore e il pensiero di non rivedere più la persona amata contrasta per un attimo con la nostra speranza di cristiani di ritrovarsi tutti insieme, alla fine di tutto, nella casa del Signore. Il dolore è preludio alla gioia della Resurrezione ma ora è forte il primo sentimento perchè la vita nostra e degli altri è il dono più bello che abbiamo e che non vorremmo mai ridare indietro.



Vai ora, Liliana, ma rimarrai con noi, nei nostri cuori, fino in fondo alla Via e la nostra preghiera del mattino sarà per te e per tua sorella.

 


Noi riprendiamo il nostro cammino. È sempre caldo in questi giorni e l’acqua è una carenza importante della Via. Sono poche le fontane e ci sono lunghi tratti senza possibilità di trovare da bere. A volte, in questi giorni, buoni samaritani ci hanno riempito le borracce. Sono persone che ci hanno aperto la casa e fatti entrare. Ci raccontano di come ogni anno riempiono centinaia di borracce ai pellegrini che passano. Lo fanno a spese loro naturalmente, pagano la bolletta come tutti, ma si vede che lo fanno di cuore.  E la Via come sempre da anni si regge sulla gente di buona volontà. I politici fanno declami, i giornali raccontano di iniziative di promozione; contributi pubblici e di banche nella realtà finiscono solo in deplians e convegni e fumo e pochi centimetri di Via segnalati a caso. Ma la Via vive, per fortuna, non grazie a loro e credo mai vedremo una fonte per pellegrini o un vero ospitale - sottolineo vero – aperto con i soldi che ci raccontano stanziare per la VF. Ma forse è meglio così: rimarrà una Via più vera e non artefatta e non costruita da chi non ha mai camminato con gli occhi e con il cuore di un pellegrino.

 

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